Chi è lo psicodrammatista


di Maria Caterina Boria

Lo Psicodrammatista è quel professionista che nella sua pratica utilizza un approccio psicologico chiamato Psicodramma. Egli è il “regista” della “messa in scena” che contraddistingue l’approccio psicodrammatico. 

Lo Psicodrammatista come conduttore di gruppo viene chiamato “Direttore” per sottolinearne la specifica funzione in rapporto ai partecipanti del gruppo stesso. Egli si pone come una presenza attiva che stimola accadimenti relazionali. Tali accadimenti danno la possibilità ai partecipanti di sperimentarsi e alternativamente osservarsi nel loro agire.  

La funzione direttiva del conduttore/terapeuta/regista si esplica nella predisposizione del setting, nella formulazione delle consegne (istruzioni che orientano l’agire dei partecipanti), nella scansione dei tempi, nell’assegnazione del turno di parola e nella scelta delle attività da proporre.

La funzione direttiva del conduttore/terapeuta/regista si riferisce quindi al contesto, mai ai contenuti. 

Perchè ho scelto questo metodo per aiutare i miei pazienti

Per ripercorrere le tappe che mi hanno portata a scegliere di utilizzare lo psicodramma come pratica professionale, decisivo è stato il fatto di provenire da una famiglia di “pionieri” dello psicodramma in Italia.  Ho avuto la fortuna di entrare in contatto, fin da molto giovane, con tanti psicodrammatisti di fama internazionale, grande talento e forte carisma. Ho conosciuto e visto lavorare Zerka Moreno e Anne Ancelin Schutzenberger, rispettivamente la moglie e l’allieva prediletta di J.L. Moreno. Questo ha orientato il mio percorso come psicologa e psicoterapeuta e ha creato il terreno fertile su cui si sono inserite ed integrate le esperienze formative successive.  

Dello psicodramma ho sempre apprezzato, l’atmosfera di intensa compartecipazione emotiva che si crea tra le persone,  invitate continuamente a mettersi le une nei panni delle altre e il clima non giudicante e di profonda solidarietà reciproca.   

 Lo psicodramma si realizza, nella sua forma tipica, all’interno di un gruppo, ma il tema della possibilità di applicarlo correttamente anche in situazioni in cui il soggetto/paziente sia una sola persona ha trovato di recente una sua formalizzazione specifica. 

Lo psicodramma individuale, o “psicodramma a due”, è ciò di cui mi occupo attualmente ed è la modalità di lavoro che propongo a chi si rivolge a me per trovare aiuto in momenti di difficoltà.